Unioni in Legno (CDS - NUOVO MODULO A LISTINO)
Le
Unioni con Minuteria Metallica Industriale (Unioni in Legno Modulo 2)
sono forse la categoria di collegamenti più comuni ai giorni nostri: si
avvalgono di moderni elementi di minuteria industriale di varie forme e
di mezzi di unione cilindrici per realizzare collegamenti tra elementi
lignei. Semplicità di realizzazione, economicità, standard qualitativo,
accurata ingegnerizzazione delle minuterie ne hanno determinato il
successo.
CDS Win è stato integrato con le più comuni tipologie di
questa categoria: Scarpette, Staffe a T e Bicchieri; a tal fine è stato
creato ex novo un archivio precaricato con quasi 500 elementi,
comprensivo sia delle minuterie che dei mezzi di unione (Viti, Chiodi,
Bulloni, Spinotti, Ancoranti Chimici e Meccanici), tale archivio è
comunque modificabile ed ampliabile dal singolo utente per accogliere
altre minuterie.
Per velocizzare le procedure di input si è agito anche sull’archivio delle sezioni in legno precaricando le sezioni commerciali tipiche di legno lamellare, evitando la necessità di ricorrere a sagomari e cataloghi. Anche per questa categoria di unioni si è puntato su uno spiccato automatismo delle procedure di definizione dell’unione: non appena l’utente seleziona un estremo d’asta gli speciali algoritimi di CDS Win esaminano la geometria delle aste convergenti e propongono le soluzioni di connessione possibili. Una volta scelta la tipologia di connessione CDS Win si predispone per l’utilizzo di un collegamento completamente automatizzato che, sulla scorta della geometria, completa la minuteria con i mezzi d’unione opportuni. Una semplice copia della tipologia automatizzata sugli estremi nei quali si decide di applicare il collegamento è in grado di produrre unioni differenti che si adatteranno automaticamente alle varie configurazioni della struttura.
Anche
qualora si voglia editare l’unione per configurarla manualmente gli
automatismi di CDS Win intervengono proponendo solo i mezzi di unione
compatibili con la configurazione geometrica in esame, risparmiando
tempo, fatica ed errori all’utente. Il tutto, come di consueto per il
CDS Win, avviene con un continuo controllo grafico interattivo tanto
nelle fasi di archivio quanto in quelle di input dei collegamenti.
L’ambiente di lavoro prevede anche per queste tipologie la
visualizzazione dei risultati con interrogazione grafica dell’unione di
cui si intende controllare i risultati, il tabulato è configurato in
maniera da evidenziare in modo immediato eventuali condizioni di
verifica/non verifica. Infine la restituzione grafica vettoriale (DXF)
dei nodi può avvenire a scelta dell’utente riportando gli esecutivi dei
particolari autonomamente oppure, in modo più elegante e sintetico,
montando gli stessi sugli esecutivi dei telai/impalcati ottenendo un
disegno completo di dettagli ed esaustivo nella descrizione dei lavori.
Fascia semipiena (CDF Win - AGGIORNAMENTO)
Introdotta la possibilità di modellare le fasce semipiene in corrispondenza degli appoggi al fine di ottimizzare la sezione resistente del travetto nei confronti della verifica a taglio e a flessione.
Spettri ottenuti da analisi di risposta locale (CDS Win - AGGIORNAMENTO)
Le norme tecniche vigenti emanate con
il DM 2008 prevedono che nel caso i terreni interessati dalla struttura
non siano classificabili con le categorie standard (A-E) ed in
particolare per i terreni classificati come S1 ed S2 è necessario
effettuare studi specifici di risposta locale non potendo utilizzare gli
spettri forniti dalla norma. In questi casi il progettista strutturale
dovrà utilizzare studi ad hoc di risposta sismica locale che forniscono i
parametri per determinare gli spettri di progetto validi per il sito in
esame e per i periodo di ritorno considerati.
In CDS Win è stata
quindi introdotta una nuova procedura che permette in maniera molto
semplice e diretta di definire, per ogni stato limite e per il sito
considerato, lo spettro elastico utilizzando i parametri forniti dallo
studio di risposta sismica locale.
Micropali (CDS Win - AGGIORNAMENTO)
È
stata introdotta la possibilità di tenere in conto nel modello della
struttura le fondazioni a trave rovescia e a piastra con micropali
attraverso la determinazione di una apposita costante di sottofondo
orizzontale e verticale; tale costante è calcolata automaticamente dal
CDS Win in base alla tecnica realizzativa ed alle caratteristiche
geometriche e meccaniche dei micropali e del terreno.
I micropali
possono essere disposti su una o due file in caso di travi, mentre per
le piastre viene considerato un reticolo a passo costante per tutto lo
sviluppo della piastra.I
micropali considerati nel calcolo hanno profilo tubolare, con un bulbo
di calcestruzzo iniettato a pressione per un certo tratto finale o per
tutta la lunghezza del micropalo. Tale bulbo è in grado di resistere
anche a trazione.
La modellazione dei micropali attraverso la costante di sottofondo ha il vantaggio di mantenere estremamente semplice il modello strutturale, soprattutto nel caso di piastre. L’introduzione dei singoli micropali nel modello (essendo questi in genere numerosi) costituisce infatti un elemento di inutile complicazione geometrica e computazionale ai fini dell’analisi globale della struttura.
Calcolo con ridistribuzione plastica (CDS Win - BONUS PACK 2015)
Le
norme italiane, cosi come gli eurocodici ed in generale tutte le norme
internazionali piu avanzate, non solo permettono per la verifica agli
stati limite ultimi (SLU) il calcolo elastico con ridistribuzione
plastica ma addirittura la consigliano.
Si ricorda che tale tecnica
consiste nello sfruttare la duttilità delle sezioni di estremo della
trave sia essa in c.a. che in acciaio per modificare il diagramma dei
momenti flettenti elastici di progetto in modo da ridurre i momenti di
estremità negativi contemporaneamente aumentando i momenti positivi in
modo da garantire l’equilibrio complessivo.
Questo permette un più
efficiente sfruttamento della trave in quanto tende a rendere
paragonabili in valore assoluto i momenti positivi con quelli negativi
tagliando i picchi agli estremi che sono tipici delle soluzioni
elastiche lineari.
Infatti la circolare del 2 febbraio 2009 al punto C4.1.1.1 sull’Analisi elastica lineare riporta:
“La
ridistribuzione dei momenti permette una progettazione strutturale più
economica ed efficiente, riducendo in valore assoluto i momenti massimi
di calcolo, solitamente localizzati nelle zone di momento negativo, e
compensando questa diminuzione con l’aumento dei momenti nelle zone meno
sollecitate”.
Si vuole sottolineare che tale aspetto risulta ancora
più importante nella progettazione in zona sismica con significative
riduzioni delle armature sia sulle travi ma cosa più importante sui
pilastri.
Infatti la possibilità di ridurre la resistenza, e quindi
le armature delle sezioni di estremità del 30% rispetto alla domanda
elastica, ha come immediata conseguenza dell’applicazione della
gerarchia della resistenza una significativa riduzione anche delle
armatura sui pilastri.
Anche sulle strutture in acciaio si ottengono
significative riduzioni delle membrature in quanto la ridistribuzione
permette di utilizzare travi di minore resistenza e quindi come
conseguenza minori domande di resistenza sulle unioni e sui pilastri.
Varie
- Input Spaziale: import carichi nodali da Excel (aggiornamento).
- Stampa Verifica Nodi CLS: nuova tabella per strutture esistenti.
- Calcolo degli effetti delle imperfezioni per strutture in c.a. ed acciaio secondo il punto C4.2.3.5 (bonus).
- Pilastri in falso per le strutture prefabbricate (aggiornamento).
- Gerarchia delle resistenze a taglio per travi prefabbricate meshate (aggiornamento).
Meccanismi di collasso (CDMa Win - AGGIORNAMENTO REL. 2015)
- La procedura consente il calcolo dei Meccanismi di Collasso delle murature.
I meccanismi sono:
- Ribaltamento Semplice
- Ribaltamento Composto
- Flessione Verticale
- Flessione Orizzontale
È
possibile definire graficamente la porzione di edificio interessata
dalla frattura, eventuali condizioni di confinamento della parete, la
eventuale presenza di cordoli di ancoraggio e/o tiranti, il
posizionamento delle cerniere intermedie, sia verticali che orizzontali,
etc..
L’input è di tipo grafico ed opera sullo stesso modello
utilizzato per il calcolo globale della struttura in muratura. Per
procedere al calcolo basta quindi integrare i soli dati necessari per
definire le caratteristiche del meccanismo di collasso.
Murature armate con armature verticali concentrate (CDMa Win - AGGIORNAMENTO)
È stata introdotta la possibilità
di concentrare le armature verticali all’estremità di ogni parete
portante in ottemperanza al pto 4.5.7 delle NTC 2008. Tale disposizione
facilita la collocazione delle armature e sfrutta efficacemente gli
alloggiamenti presenti nei blocchi commerciali.
Gabbioni (CDW Win - AGGIORNAMENTO)
Il CDW Win prevede adesso anche la possibilità di verificare i muri a gabbioni, tramite una procedura di input dedicata.
I
gabbioni sono elementi di forma parallelepipeda costituiti da una rete
metallica e riempiti con materiale lapideo di idonea pezzatura.
All’interno dei singoli parallelepipedi sono, a volte, inseriti dei
diaframmi di rete allo scopo di rinforzare la struttura e facilitarne il
riempimento con i sassi. Le strutture in gabbioni sono estremamente
elastiche e flessibili, nel senso che sono in grado di sopportare
deformazioni e cedimenti differenziali senza che ne venga compromessa la
stabilità e la funzionalità.
I gabbioni arrivano in cantiere
opportunamente piegati, vengono aperti e attraverso operazioni di
legatura con filo metallico lungo gli spigoli si provvede alla
formazione degli elementi scatolari. Infine si procede con il
riempimento con materiale lapideo adeguato, in genere reperito in loco.
In questo modo l’opera di sostegno si realizza in modo facile ed
economico e presenta ottime qualità drenanti.
Al fine della loro
verifica, le strutture di sostegno in gabbioni vengono assimilate a
classici muri a gravità, dove alla resistenza del materiale si
sostituisce una pseudo resistenza, calcolata in automatico dal programma
in funzione della tipologia del materiale di riempimento e della
percentuale di rete metallica.
Geogriglie (CDD Win - AGGIORNAMENTO)
Introdotta
un’opzione di calcolo per tenere in conto il contributo stabilizzante
delle geogriglie in base al loro ancoraggio.
Analisi dinamica semplificata (CDD Win - BONUS PACK 2015)
L’analisi dinamica semplificata, detta
anche analisi sismica mediante il metodo degli spostamenti, è prevista
dall'attuale normativa italiana (D.M. 14/01/2008: "Norme tecniche per le
costruzioni", art.7.11.3.5.2) e permette di determinare gli spostamenti
che un pendio può subire sotto l'azione sismica.
I consueti metodo
pseudo-statici, normalmente utilizzati per l’analisi sismica dei pendii,
utilizzano azioni di tipo statico che non tengono conto del contenuto
in frequenza e della durata del sisma, ma fanno riferimento alla sola
accelerazione di picco del terremoto.
L’analisi dinamica semplificata
permette di calcolare la time-history del pendio, considerando la massa
in potenziale frana come un corpo rigido che scorre lungo una
superficie circolare, sottoposta ad un accelerogramma di progetto.
Il
metodo di calcolo adottato è derivato dal modello di blocco rigido di
Newmark, che prevede il calcolo degli spostamenti accumulati nel tempo
mediante doppia integrazione del moto relativo.
Dato un
accelerogramma di progetto, e per ogni possibile superficie di rottura
circolare del pendio, il programma permette il calcolo e la
visualizzazione della time-history della risposta cinematica del pendio e
del relativo diagramma degli spostamenti finali.
Il programma
permette altresì un agevole confronto grafico tra la domanda di
spostamento ed il valore di soglia corrispondente alla prestazione
considerata.
Anche i pacchetti CDB Win e CDW Win, in quanto collegati con il CDD Win, usufruiscono di questa nuova funzionalità.