NOVITA' rel. 2015

NOVITA' rel. 2015

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Unioni in Legno (CDS - NUOVO MODULO A LISTINO)
Le Unioni con Minuteria Metallica Industriale (Unioni in Legno Modulo 2) sono forse la categoria di collegamenti più comuni ai giorni nostri: si avvalgono di moderni elementi di minuteria industriale di varie forme e di mezzi di unione cilindrici per realizzare collegamenti tra elementi lignei. Semplicità di realizzazione, economicità, standard qualitativo, accurata ingegnerizzazione delle minuterie ne hanno determinato il successo.
CDS Win è stato integrato con le più comuni tipologie di questa categoria: Scarpette, Staffe a T e Bicchieri; a tal fine è stato creato ex novo un archivio precaricato con quasi 500 elementi, comprensivo sia delle minuterie che dei mezzi di unione (Viti, Chiodi, Bulloni, Spinotti, Ancoranti Chimici e Meccanici), tale archivio è comunque modificabile ed ampliabile dal singolo utente per accogliere altre minuterie. TrEstScarp

Per velocizzare le procedure di input si è agito anche sull’archivio delle sezioni in legno precaricando le sezioni commerciali tipiche di legno lamellare, evitando la necessità di ricorrere a sagomari e cataloghi. Anche per questa categoria di unioni si è puntato su uno spiccato automatismo delle procedure di definizione dell’unione: non appena l’utente seleziona un estremo d’asta gli speciali algoritimi di CDS Win esaminano la geometria delle aste convergenti e propongono le soluzioni di connessione possibili. Una volta scelta la tipologia di connessione CDS Win si predispone per l’utilizzo di un collegamento completamente automatizzato che, sulla scorta della geometria, completa la minuteria con i mezzi d’unione opportuni. Una semplice copia della tipologia automatizzata sugli estremi nei quali si decide di applicare il collegamento è in grado di produrre unioni differenti che si adatteranno automaticamente alle varie configurazioni della struttura.

TrClScarpAnche qualora si voglia editare l’unione per configurarla manualmente gli automatismi di CDS Win intervengono proponendo solo i mezzi di unione compatibili con la configurazione geometrica in esame, risparmiando tempo, fatica ed errori all’utente. Il tutto, come di consueto per il CDS Win, avviene con un continuo controllo grafico interattivo tanto nelle fasi di archivio quanto in quelle di input dei collegamenti. L’ambiente di lavoro prevede anche per queste tipologie la visualizzazione dei risultati con interrogazione grafica dell’unione di cui si intende controllare i risultati, il tabulato è configurato in maniera da evidenziare in modo immediato eventuali condizioni di verifica/non verifica. Infine la restituzione grafica vettoriale (DXF) dei nodi può avvenire a scelta dell’utente riportando gli esecutivi dei particolari autonomamente oppure, in modo più elegante e sintetico, montando gli stessi sugli esecutivi dei telai/impalcati ottenendo un disegno completo di dettagli ed esaustivo nella descrizione dei lavori.

  

cdf Fascia semipiena (CDF Win - AGGIORNAMENTO)

 Introdotta la possibilità di modellare le fasce semipiene in corrispondenza degli appoggi al fine di ottimizzare la sezione resistente del travetto nei confronti della verifica a taglio e a flessione.

 

 

 

 

 

spettriSpettri ottenuti da analisi di risposta locale (CDS Win - AGGIORNAMENTO)

 Le norme tecniche vigenti emanate con il DM 2008 prevedono che nel caso i terreni interessati dalla struttura non siano classificabili con le categorie standard (A-E) ed in particolare per i terreni classificati come S1 ed S2 è necessario effettuare studi specifici di risposta locale non potendo utilizzare gli spettri forniti dalla norma. In questi casi il progettista strutturale dovrà utilizzare studi ad hoc di risposta sismica locale che forniscono i parametri per determinare gli spettri di progetto validi per il sito in esame e per i periodo di ritorno considerati.
In CDS Win è stata quindi introdotta una nuova procedura che permette in maniera molto semplice e diretta di definire, per ogni stato limite e per il sito considerato, lo spettro elastico utilizzando i parametri forniti dallo studio di risposta sismica locale.

 

micropali1 Micropali (CDS Win - AGGIORNAMENTO)
 È stata introdotta la possibilità di tenere in conto nel modello della struttura le fondazioni a trave rovescia e a piastra con micropali attraverso la determinazione di una apposita costante di sottofondo orizzontale e verticale; tale costante è calcolata automaticamente dal CDS Win in base alla tecnica realizzativa ed alle caratteristiche geometriche e meccaniche dei micropali e del terreno.
I micropali possono essere disposti su una o due file in caso di travi, mentre per le piastre viene considerato un reticolo a passo costante per tutto lo sviluppo della piastra.micropali2I micropali considerati nel calcolo hanno profilo tubolare, con un bulbo di calcestruzzo iniettato a pressione per un certo tratto finale o per tutta la lunghezza del micropalo. Tale bulbo è in grado di resistere anche a trazione. 

 

La modellazione dei micropali attraverso la costante di sottofondo ha il vantaggio di mantenere estremamente semplice il modello strutturale, soprattutto nel caso di piastre. L’introduzione dei singoli micropali nel modello (essendo questi in genere numerosi) costituisce infatti un elemento di inutile complicazione geometrica e computazionale ai fini dell’analisi globale della struttura.

 

Calcolo con ridistribuzione plastica (CDS Win - BONUS PACK 2015)

Le norme italiane, cosi come gli eurocodici ed in generale tutte le norme internazionali piu avanzate, non solo permettono per la verifica agli stati limite ultimi (SLU) il calcolo elastico con ridistribuzione plastica ma addirittura la consigliano.
Si ricorda che tale tecnica consiste nello sfruttare la duttilità delle sezioni di estremo della trave sia essa in c.a. che in acciaio per modificare il diagramma dei momenti flettenti elastici di progetto in modo da ridurre i momenti di estremità negativi contemporaneamente aumentando i momenti positivi in modo da garantire l’equilibrio complessivo.
Questo permette un più efficiente sfruttamento della trave in quanto tende a rendere paragonabili in valore assoluto i momenti positivi con quelli negativi tagliando i picchi agli estremi che sono tipici delle soluzioni elastiche lineari.
Infatti la circolare del 2 febbraio 2009 al punto C4.1.1.1 sull’Analisi elastica lineare riporta:
“La ridistribuzione dei momenti permette una progettazione strutturale più economica ed efficiente, riducendo in valore assoluto i momenti massimi di calcolo, solitamente localizzati nelle zone di momento negativo, e compensando questa diminuzione con l’aumento dei momenti nelle zone meno sollecitate”.
Si vuole sottolineare che tale aspetto risulta ancora più importante nella progettazione in zona sismica con significative riduzioni delle armature sia sulle travi ma cosa più importante sui pilastri.
Infatti la possibilità di ridurre la resistenza, e quindi le armature delle sezioni di estremità del 30% rispetto alla domanda elastica, ha come immediata conseguenza dell’applicazione della gerarchia della resistenza una significativa riduzione anche delle armatura sui pilastri.
Anche sulle strutture in acciaio si ottengono significative riduzioni delle membrature in quanto la ridistribuzione permette di utilizzare travi di minore resistenza e quindi come conseguenza minori domande di resistenza sulle unioni e sui pilastri.

Varie

- Input Spaziale: import carichi nodali da Excel (aggiornamento).
- Stampa Verifica Nodi CLS: nuova tabella per strutture esistenti.
- Calcolo degli effetti delle imperfezioni per strutture in c.a. ed acciaio secondo il punto C4.2.3.5 (bonus).
- Pilastri in falso per le strutture prefabbricate (aggiornamento).
- Gerarchia delle resistenze a taglio per travi prefabbricate meshate (aggiornamento).

 

cdm1 Meccanismi di collasso (CDMa Win - AGGIORNAMENTO REL. 2015)

- La procedura consente il calcolo dei Meccanismi di Collasso delle murature.
I meccanismi sono:
- Ribaltamento Semplice
- Ribaltamento Composto
- Flessione Verticale
- Flessione Orizzontale
È possibile definire graficamente la porzione di edificio interessata dalla frattura, eventuali condizioni di confinamento della parete, la eventuale presenza di cordoli di ancoraggio e/o tiranti, il posizionamento delle cerniere intermedie, sia verticali che orizzontali, etc..
L’input è di tipo grafico ed opera sullo stesso modello utilizzato per il calcolo globale della struttura in muratura. Per procedere al calcolo basta quindi integrare i soli dati necessari per definire le caratteristiche del meccanismo di collasso.

cdm2 Murature armate con armature verticali concentrate (CDMa Win - AGGIORNAMENTO)


 È stata introdotta la possibilità di concentrare le armature verticali all’estremità di ogni parete portante in ottemperanza al pto 4.5.7 delle NTC 2008. Tale disposizione facilita la collocazione delle armature e sfrutta efficacemente gli alloggiamenti presenti nei blocchi commerciali.

 

 

 

cdw Gabbioni (CDW Win - AGGIORNAMENTO)


 Il CDW Win prevede adesso anche la possibilità di verificare i muri a gabbioni, tramite una procedura di input dedicata.
I gabbioni sono elementi di forma parallelepipeda costituiti da una rete metallica e riempiti con materiale lapideo di idonea pezzatura. All’interno dei singoli parallelepipedi sono, a volte, inseriti dei diaframmi di rete allo scopo di rinforzare la struttura e facilitarne il riempimento con i sassi. Le strutture in gabbioni sono estremamente elastiche e flessibili, nel senso che sono in grado di sopportare deformazioni e cedimenti differenziali senza che ne venga compromessa la stabilità e la funzionalità.
I gabbioni arrivano in cantiere opportunamente piegati, vengono aperti e attraverso operazioni di legatura con filo metallico lungo gli spigoli si provvede alla formazione degli elementi scatolari. Infine si procede con il riempimento con materiale lapideo adeguato, in genere reperito in loco. In questo modo l’opera di sostegno si realizza in modo facile ed economico e presenta ottime qualità drenanti.
Al fine della loro verifica, le strutture di sostegno in gabbioni vengono assimilate a classici muri a gravità, dove alla resistenza del materiale si sostituisce una pseudo resistenza, calcolata in automatico dal programma in funzione della tipologia del materiale di riempimento e della percentuale di rete metallica.

 

cdd Geogriglie (CDD Win - AGGIORNAMENTO)

Introdotta un’opzione di calcolo per tenere in conto il contributo stabilizzante delle geogriglie in base al loro ancoraggio.

 

 

 

 

Analisi dinamica semplificata (CDD Win - BONUS PACK 2015)

L’analisi dinamica semplificata, detta anche analisi sismica mediante il metodo degli spostamenti, è prevista dall'attuale normativa italiana (D.M. 14/01/2008: "Norme tecniche per le costruzioni", art.7.11.3.5.2) e permette di determinare gli spostamenti che un pendio può subire sotto l'azione sismica.
I consueti metodo pseudo-statici, normalmente utilizzati per l’analisi sismica dei pendii, utilizzano azioni di tipo statico che non tengono conto del contenuto in frequenza e della durata del sisma, ma fanno riferimento alla sola accelerazione di picco del terremoto.
L’analisi dinamica semplificata permette di calcolare la time-history del pendio, considerando la massa in potenziale frana come un corpo rigido che scorre lungo una superficie circolare, sottoposta ad un accelerogramma di progetto.
Il metodo di calcolo adottato è derivato dal modello di blocco rigido di Newmark, che prevede il calcolo degli spostamenti accumulati nel tempo mediante doppia integrazione del moto relativo.
Dato un accelerogramma di progetto, e per ogni possibile superficie di rottura circolare del pendio, il programma permette il calcolo e la visualizzazione della time-history della risposta cinematica del pendio e del relativo diagramma degli spostamenti finali.
Il programma permette altresì un agevole confronto grafico tra la domanda di spostamento ed il valore di soglia corrispondente alla prestazione considerata.
Anche i pacchetti CDB Win e CDW Win, in quanto collegati con il CDD Win, usufruiscono di questa nuova funzionalità.